Alla Renaissance in Economics 2025 arriva il Debt Release, la proposta internazionale per trasformare il debito in leva di giustizia climatica e sviluppo umano sostenibile.
Debt Release: un’idea per ripensare l’economia globale
Il Festival Nazionale dell’Economia Civile fa da cornice alla presentazione della proposta internazionale “Debt of Release for Sustainable Human Development”, che sarà lanciata il 5 e 6 giugno a Firenze durante la Renaissance in Economics. L’iniziativa si propone di trasformare il debito finanziario dei Paesi del Sud globale in investimenti per la transizione ecologica e l’equità sociale, ridefinendo il concetto stesso di sostenibilità.
Il “Debt Release” – letteralmente “rilascio del debito” – rappresenta un nuovo approccio etico e operativo: non si tratta di una semplice cancellazione del debito, ma di un meccanismo strutturato per convertire i pagamenti dovuti in progetti concreti per il clima, la biodiversità e lo sviluppo umano locale.
Il doppio debito: finanziario ed ecologico
Secondo i promotori – tra cui gli economisti Leonardo Becchetti, Giulio Guarini e Riccardo Moro – molti Paesi a basso reddito sono oggi prigionieri di un doppio debito: da un lato quello finanziario contratto con istituzioni e mercati internazionali, dall’altro un debito ecologico generato dallo sfruttamento ambientale operato storicamente dalle economie del Nord del mondo.
Il “Debt Release for Sustainable Human Development” parte da questo squilibrio strutturale per proporre una nuova architettura di cooperazione generativa, ispirata al Giubileo 2025 e all’insegnamento di Papa Francesco, secondo cui:
| “Perdonare i debiti dei Paesi che non potranno mai ripagarli non è carità, ma giustizia”.
Un fondo globale per lo sviluppo sostenibile
Il cuore operativo della proposta è la creazione di un Guarantee & Development Fund, alimentato dai creditori che scelgono di rinunciare al rimborso dei loro crediti in favore di investimenti locali in:
- energie rinnovabili e adattamento climatico;
- inclusione sociale e lotta alla povertà;
- progetti comunitari a guida locale, con governance trasparente.
La gestione del fondo prevede una governance partecipata, con il coinvolgimento di comunità locali, enti pubblici e rappresentanti dei creditori, per garantire impatto, equità e trasparenza.
Il ruolo degli SDRs e dei creditori privati
Un altro elemento chiave del “Debt Release” è l’uso strategico dei Diritti Speciali di Prelievo (SDRs): risorse allocate dal FMI ai Paesi ricchi che possono essere utilizzate per acquistare e cancellare debito sul mercato secondario, generando moltiplicatori finanziari per l’ambiente e la giustizia sociale.
L’iniziativa chiama in causa anche i creditori privati, oggi detentori di oltre il 60% del debito dei Paesi più fragili, affinché aderiscano volontariamente a un impegno climatico e solidale, riconoscendo la propria responsabilità all’interno di un sistema economico interdipendente.
Firenze come capitale del nuovo Rinascimento economico
L’adozione del “Debt Release for Sustainable Human Development” segna un passo concreto verso un’economia fondata su responsabilità condivisa, solidarietà intergenerazionale e giustizia climatica. Firenze, simbolo di rinascita culturale e civile, diventa teatro di un nuovo Rinascimento economico, dove la finanza si mette al servizio della dignità umana e della salvaguardia del pianeta.