“La grande sfida della sostenibilità: cadere o rinascere?”

La sostenibilità non è un concetto superato, ma una sfida più attuale che mai. Di fronte a crisi climatiche negate, disuguaglianze crescenti e politiche divisive, il futuro sostenibile dipende dal nostro impegno quotidiano. Ambiente, economia e società possono rinascere insieme solo attraverso un’azione condivisa e consapevole.

La sostenibilità è già finita? Viva la sostenibilità!

In questi giorni ci pare di “cadere tutti dal pero”. Siamo sorpresi perché non ci aspettavamo sconvolgimenti così forti. Pensavamo che le cose dette in campagna elettorale in America fossero soprattutto chiacchiere acchiappavoti. Eppure, i segni c’erano; le cose che vediamo oggi erano state annunciate. L’ordine internazionale è sconvolto; dialogo diretto USA-Russia saltando tutti gli altri interlocutori; progetti di pulizia etnica in Medio Oriente; abbandono delle organizzazioni internazionali; rifiuto delle logiche di inclusione e del rispetto delle diversità; attacco alle politiche ambientali e a quelle di contrasto alla crisi climatica. Ma la sostenibilità è davvero già finita?

Cos’è la sostenibilità oggi

Il concetto di sostenibilità non riguarda solo l’ambiente, ma anche le dimensioni sociale ed economica. Parliamo di un equilibrio tra il rispetto del pianeta, l’inclusione sociale e una crescita economica equa. Tuttavia, stiamo assistendo a un allarmante ritorno a politiche che negano la crisi climatica, ignorano le disuguaglianze e riducono gli investimenti pubblici su istruzione, sanità e integrazione, negando i percorsi d’inclusione sociale.

Sostenibilità ambientale: tra negazionismo e innovazione

Per quanto riguarda la dimensione ambientale, vediamo negare l’emergenza climatica con giustificazioni semplicistiche che paragonano l’attuale crisi ad antiche variazioni climatiche, ignorando il ruolo dell’uomo. Nonostante ciò, alcuni cambiamenti strutturali sembrano irreversibili:

  • L’elettrificazione dei consumi cresce, con l’uso diffuso di pompe di calore domestiche e industriali.
  • Le auto elettriche diventano sempre più competitive, soprattutto in paesi come la Cina.
  • Le fonti rinnovabili, ormai più economiche delle fonti fossili, attraggono investimenti privati senza bisogno di incentivi pubblici.
  • Riuso e riciclo si rafforzano, mentre la consapevolezza ambientale si diffonde tra le persone.

Tuttavia, il negazionismo climatico provoca danni concreti, rallentando l’adozione di misure urgenti e alimentando una crisi che rischia di auto-sostenersi.

Sostenibilità sociale: un equilibrio fragile

La sostenibilità sociale appare ancor più vulnerabile. L’assenza di politiche inclusive, la crescente disparità economica e l’abbandono degli investimenti etici aggravano le condizioni delle fasce più deboli. Sul lavoro, la competitività sfrenata mina la qualità della vita, mentre l’intelligenza artificiale e la disinformazione online complicano ulteriormente il tessuto sociale.

Ripensare la sostenibilità: un impegno condiviso

Dove ritroviamo il senso della vita, la ricchezza delle relazioni, il rispetto delle persone e la gioia della condivisione? Questo blog vuole affrontare queste domande, promuovendo una sostenibilità integrale che unisce ambiente, economia e società. Solo perseguendo un benessere collettivo, attraverso un’economia collaborativa e l’impegno congiunto di cittadini, imprese e istituzioni, possiamo costruire un futuro equo e sostenibile.

Perché la sostenibilità non è morta: sta a noi farla vivere, ogni giorno.

Articolo di Valentino Bobbio, Segretario Generale NeXt Nuova Economia per Tutti APS ETS