Un Piano per la pace

Il conflitto armato distrugge vite umane e beni materiali. Risorse preziose che vanno irrimediabilmente disperse invece di essere investite per creare benefici (economici, sociali, personali). Per difendere la sicurezza non è necessario dotarsi di più armi, sia nei contesti geopolitici che in quelli delle periferie urbane.

Il lavoro di pacificazione, riconciliazione, crescita democratica e dei diritti umani voluto da Schuman, Monnet, De Gasperi, Adenauer nel momento in cui costituirono prima la CECA, la gestione comune di carbone e acciaio, e poi l’Unione Europea è un chiaro esempio di come collaborazione e cooperazione siano una strategia efficiente per garantire sicurezza e prosperità di lunga durata, riducendo la necessità di spese difensive, aumentando l’impegno comune per la difesa dei diritti degli uomini e delle donne, la protezione sociale, l’agricoltura, il commercio e tanto altro. Nel 2012 tutto questo è stato ufficialmente riconosciuto con l’assegnazione all’Unione Europea del Premio Nobel per la Pace.

Oggi possiamo riprendere e attualizzare la visione di Alex Langer e dei Corpi Civili di Pace,
andare oltre l’assistenza umanitaria e mettere a disposizione organizzazioni, imprese e cittadini per promuovere il dialogo e diminuire la tensione tra le parti con strumenti non violenti.

Il Piano di Economia Civile per la Pace

Il Piano di Economia Civile per la pace si basa su un processo dal basso capace di costruire reti, sociali ed economiche che possono supportare le persone, le organizzazioni, le istituzioni in un confronto collaborativo e non prevaricatore. 

  • Accanto a forme di dialogo interculturale e non violento, di comunicazione non ostile e sistemi di dibattito pacifico per evidenziare i “punti in comune” e non le differenze
  • Accompagnare la società civile nella ricostruzione della comunità locale, nel solco della co-programmazione e co-progettazione pubblico-privato
  • Passare da un sistema assistenziale (l’aiuto umanitario) ad una forma di autonomia economica (l’aiuto allo sviluppo, di tipo collaborativo e cooperativo)